UNA SPESA SALUTISTA PER SEDERSI A TAVOLA SENZA SORPRESE

Sono svariate le sostanze dannose per il nostro prezioso organismo. Molte si nascondono negli alimenti e quindi è necessario riuscire ad identificare il giusto alimento, imparando a conoscere i dati riportati in etichetta o, in mancanza di tali ragguagli, farsi dare dal proprio commerciante di fiducia tutte le relative notizie.

Vi illustro qualche insidia da tenere alla larga:

  • ZUCCHERO. Lo zucchero bianco subisce una robusta raffinazione i cui trattamenti eliminano tutti i veri nutrienti come minerali, fibre, fattori vitaminici. Le calorie provocate dallo zucchero sono veloci da assimilare e il risultato è che si innalza subito il livello di glucosio nel sangue. E’ noto che i picchi improvvisi di glicemia favoriscono diabete, sovrappeso, problemi cardiocircolatori. Lo zucchero bianco viene utilizzato in grande quantità dall’industria non solo dolciaria, ecco che leggere l’etichetta diventa indispensabile. Gli zuccheri semplici sono: glucosio, galattosio, fruttosio, saccarosio, lattosio, maltosio. Dove si trovano certi zuccheri? Ad esempio nelle salse, nelle conserve di pomodoro, sughi, pane industriale, mortadella, aceto balsamico, ketchup, cerali per la colazione, yogurt, merendine, bibite gassate e altro ancora.
  • SODIO. E’ il componente principale del normale sale da cucina ed è presente sulle nostre tavole in misura di gran lunga superiore al limite di 5 grammi, dose giornaliera prevista dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, che corrisponde a un cucchiaino da thé. Il sodio favorisce l’ipertensione e l’osteoporosi. La maggior parte di sale è rintracciabile negli snack, nel pane, nei salumi, nei formaggi, nei biscotti dolci, nelle fette biscottate, nelle zuppe pronte, nella maionese, nei cibi in scatola, eccetera.
  • AFLATOSSINE. Queste sostanze tossiche sono prodotte da alcuni tipi di muffe, le quali sviluppano azione cancerogena, ai danni soprattutto del fegato. Le tossine non è detto che siano sempre visibili, si annidano nei cibi mal conservati e in ambiente umido, si possono trovare nelle farine, nei cerali, nei legumi, nella frutta secca, nonché nella verdura che presenta delle parti ammuffite. Prestare perciò la massima attenzione alle informazioni in etichetta, alla tracciabilità della zona di produzione, a come sono conservati i prodotti, alla loro consistenza e al loro odore. Un altro settore dove si incorre nelle aflatossine è quello dei mangimi per gli animali, per cui possono essere presenti anche nel latte.
  • DIOSSINA. Le ultime ricerche hanno dimostrato che la diossina ormai è propagata nell’ambiente e in vari alimenti. Si scopre principalmente nei cibi di origine animale e contenenti molto grasso: carne, pesce, uova, latticini. Certamente la Ue ha fissato dei limiti massimi perché un prodotto possa essere commercializzato, ma nonostante ciò le nostre accortezze nell’acquisto di merci non deve allentare la guardia, meglio optare, comunque, per quei prodotti che non includono nessuna traccia di diossina, poiché essa incrementa leucemie, linfomi, tumori al seno, acne.
  • NITRATI e NITRITI. Sono additivi che presentano la possibilità di trasformarsi in sostanze tossiche per l’organismo. Vengono aggiunti a diversi alimenti tipo carni in scatola, wurstel, insaccati, prosciutto, cibi marinati e, addirittura, in alcune acque. I nitrati (sigle E249, E250) e i nitriti (E251, E252) mantengono il colore rosso alla carne, aumentano l’aroma, prolungano la conservazione, preservano da contaminazioni microbiche. Ancora mi raccomando: occhio all’etichetta.

A fronte di tutto quello che ho illustrato, vi domanderete: allora cosa portiamo in tavola, se tutto è trasformato ai danni della nostra salute?

La difesa più utile da seguire resta sempre quella di avere la prudenza, già accennata, nel raccogliere le informazioni necessarie attraverso le indicazioni riportate nelle etichette, dato che ci sono produttori che non trattano i cibi con dette sostanze. Inoltre è conveniente mangiare più verdura e frutta ricche di vitamina C, preferire alimenti integrali, evitare lo zucchero raffinato, ridurre drasticamente l’utilizzo di grassi prima di tutto animali, limitare l’uso del sale, utilizzare spezie e erbe aromatiche per donare gusto ai cibi, tenere sotto controllo il peso corporeo, adottare l’abitudine quotidiana di muoversi il più possibile per non accumulare grasso, bere acqua oligominerale tutti i giorni e periodicamente consumare delle tisane depurative (esempio: cardo mariano, cicoria, tarassaco). Evidenzio che i condimenti migliori sono olio extravergine di oliva (spremuto a freddo) e succo di limone, molto vantaggioso perché aiuta persino a non aggiungere sale alle pietanze.

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Il cibo che mangi può essere o la più sana e potente forma di medicina o la più lenta forma di veleno (dott.ssa Ann Wigmore). A te la scelta!

Giulia Zeroni

Consulente del Ben*Essere su misura – giornalista pubblicista

(articolo pubblicato sul quotidiano “Mondoliberonline.it”, non più attivo)