UNA BOCCA DA BACIARE

La pelle che ricopre le labbra è costituita da uno strato molto sottile di cellule di cheratina quindi diversa da quella che riveste il resto del corpo. Di conseguenza essa non offre una barriera in grado di porre opposizione alle aggressioni degli agenti esterni, non vi è termoregolazione per cui risente, ovviamente, degli sbalzi di temperatura. Non vi è neanche presente la melanina il pigmento naturale, perciò non si abbronzano ma si possono facilmente scottare. Esse sono ricche però di tantissime terminazioni vascolari che donano una colorazione rossastra ma che ne accentuano la fragilità.

La cheratina è il principale costituente dello strato corneo dell’epidermide e ne garantisce l’impermeabilità, la sua solidità tuttavia può essere minata dall’utilizzo prolungato di sostanze chimiche, ecco che entra in gioco la scelta di prodotti naturali (cera d’api, oli vegetali e vitamina E) per due ragioni importantissime: questa zona è particolarmente sensibile e il rossetto viene ingerito miliardi di volte, per questo esiste maggiormente il rischio che il nostro organismo venga intossicato dalle sostanze chimiche contenute nei cosmetici come ad esempio i “ftalati”.

La colorazione delle labbra avveniva già tra le popolazioni Egiziane e Romane. Nel 1500 la Regina Elisabetta d’Inghilterra utilizzava una miscela di cera e pigmenti vegetali. Nell’800 ciò era considerato un vezzo adatto solo alle prostitute. Nel ‘900, invece, il rossetto si impose come parte integrante del trucco delle attrici. Non si può dimenticare il color fuoco intenso usato da Marlyn Monroe. E avete avuto mai l’occasione di ammirare l’arte di una “Geisha (maestra giapponese del piacere) nell’abbellire il proprio viso? La bellezza insieme allo stile raggiungono un risultato artistico magnifico e seducente: il volto puro bianco, le labbra dipinte di rosso sono incorniciate perfettamente, il comportamento è dolce e regale, il gusto è superbo nella scelta dei colori dei vestiti di seta da indossare.

Una donna non dovrebbe mai rinunciare a mettere in primo piano le proprie labbra, dà un tocco di femminilità ed eleganza, indica anche come ci si relaziona con il mondo esterno, diventa proprio uno dei codici della personalità.

Comunque al di là del rossetto colorato o non, una bella bocca deve essere solo “curata” ogni giorno e prima di tutto accompagnata da un sorriso carico di splendore. Così la voglia di baciarla diventa irresistibile!

Formula di un balsamo per labbra spente e avvizzite:

Amalgamare a bagnomaria 5 cucchiai di olio vegetale di acaì, un cucchiaio di cera verdine d’api. Quando la cera si è sciolta togliere dal fuoco, aggiungere un cucchiaio di miele e 5 gocce di olio essenziale di carota, amalgamare bene il tutto. Versare il composto in piccolo barattolino di vetro scuro lasciar raffreddare bene e poi chiudere. Se volete dare una colorazione al vostro rossetto casalingo aggiungete all’impasto una punta di pigmento minerale del colore che preferite.

Consiglio una nuance discreta per le donne dalle labbra più carnose, un effetto nudo lucido per le sofisticate dalle labbra sottili, questo orienta maggiormente l’attenzione sulla bocca. E per ingrandire il vermiglio si sceglie una matita di un tono appena più scuro della mucosa labiale e si ottiene in questo modo un effetto naturale.

“…E’ dolce quello che tu mi dici, ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca…” (Heinrich Heine, poeta tedesco).

Giulia Zeroni

Consulente del Ben*Essere su misura – giornalista pubblicista

(articolo pubblicato sul quotidiano “Mondoliberonline.it”, non più attivo)