UN CONCENTRATO DI DIFESE IMMUNITARIE, ENERGIA E COLORE

Il potere terapeutico di tre frutti, poco “famosi”, per prepararsi al passaggio

caldo-freddo

CACHI, Diospyros kaki, questa specie è originaria della Cina meridionale. Inizialmente in Italia fu importato e piantato nel giardino di Boboli a Firenze; oggi le zone dove si coltiva maggiormente questo frutto sono l’Emilia Romagna e la Campania. Il suo nome scientifico in greco, dios significa Dio e pyros significa frumento, quindi tradotto: “pane degli Dei”. Questo frutto racchiude tutta la forza degli ultimi raggi solari autunnali, contiene una buona fonte di provitamina A, vitamina C, potassio, oltre a calcio e fosforo. Se consumato molto maturo (molle) e in dosi maggiori ha un effetto lassativo, altrimenti se non è arrivato a maturazione ha più proprietà astringenti, per l’alto contenuto di tannino. Ma sicuramente è una fonte immediata di energia in caso di sovraffaticamento e stress, adatto ai bambini e alle persone che fanno sport. Aromatizza yogurt e crepe. Non consigliabile in caso di diabete, obesità, soggetti a rischio iperglicemico e a chi soffre di meteorismo, per l’alto apporto di zuccheri.

FICO D’INDIA, Opuntia ficus-indica, frutto di una specie cactacea originaria dell’altipiano del Messico. Simbolo degli Atzechi, poiché la leggenda narra che avrebbero potuto costruire la loro capitale solamente quando avrebbero visto un’aquila appollaiata su un cactus e questo si verificò su un isolotto deserto di un lago su cui poi è nata Tenochtitla. In seguito è stato importato in Nordafrica. Attualmente questa pianta è coltivata ovunque nel mondo e in particolare in Europa nei paesi mediterranei. Soprattutto ha trovato un ambiente favorevole alla crescita nei terreni lavici della Sicilia e viene chiamato “la forza rossa dell’Etna”

La raccolta dei primi frutti avviene ad agosto per poi proseguire con quella dei tardivi fino a tutto novembre. Il fico d’india per sua natura non presenta parassiti quindi è un frutto biologico, perché non subisce trattamenti. E’ ricco di potassio, calcio, fosforo, caroteni e vitamina C. Ha un effetto astringente privato dei suoi semi, infatti è utile per curare diarree. E’ un forte antiossidante e per merito dei suoi pigmenti diventa un potente colorante naturale che può essere utilizzato nelle bevande e gelati. Il consumo regolare di questo frutto fa diminuire lo stress ossidativo che è una delle cause dell’arteriosclerosi. E’ un vero e proprio elisir di giovinezza! Le controindicazioni sono rivolte agli individui affetti da stitichezza e diverticolosi del colon per la presenza di numerosi semini contenuti nel frutto.

Il fico d’india è maturo quando cede ad una leggera pressione delle dita, non deve essere raggrinzito e non deve presentare macchie. Per sbucciarlo fare attenzione alle sue spine invisibili che si possono eliminare strofinandolo con un panno, previa protezione delle mani con un paio di guanti. Si può consumare al naturale, irrorato con qualche goccia di succo di lime o si possono fare delle marmellate.

MELAGRANA, Punica granatum, pianta originaria della Persia. Questa mela granata, come tutti i frutti con i semi, è simbolo di fecondità e prosperità. Il colore rosso del suo succo evoca il sangue e di conseguenza costituisce un simbolo di vitalità, di energia e perfino di sensualità. Nella Grecia antica la melagrana rappresentava il frutto del desiderio come la mela ed era sacra ad Afrodite, dea dell’Amore. Non solo. Nell’antico Egitto la birra addizionata con il succo di melagrana entrò nella composizione della bevanda magica che salvava l’umanità dalla distruzione.

E’ una pianta diffusa in tutto il bacino mediterraneo.

Il succo del frutto, oltre che diuretico, costituisce una gradevolissima bevanda tonica, indicata nelle infiammazioni delle vie urinarie e biliari e ha anche un’azione terapeutica nelle parassitosi. La melagrana si rivela utile per la sua disponibilità di vitamina C, potassio e ferro. Protegge l’organismo dai radicali liberi, rende la pelle più elastica e luminosa, dona concentrazione e memoria.

Secondo alcune ricerche americane e israeliane la melagrana ha proprietà antitumorali grazie all’acido ellagico in essa contenuto.

Per un effetto tensore delle zone del viso versare un po’ di succo di melagrana su un batuffolo di cotone e picchiettare leggermente la pelle.

Per concludere spendo due parole riguardo ai colori di questi frutti polivitaminici in cromodieta: rosso e arancio.

Il significato psicologico è l’attività che essi producono:

  • rosso assume il significato di energia, forza, stimola l’irrorazione sanguigna, quindi particolarmente utile nei processi di rigenerazione;
  • arancione rappresenta il colore dell’allegria, così stimola e tonifica il sistema immunitario, aiuta a digerire, aiuta nei casi di crampi, affaticamento e tristezza.

Giulia Zeroni

Consulente del Ben*Essere su misura – giornalista pubblicista

(articolo pubblicato sul quotidiano “Mondoliberonline.it”, non più attivo)