![](http://www.shantialchemy.com/wp-content/uploads/2020/12/65a.jpg)
La teoria pedagogica del Fröbel (1782/1852) si basava sul fatto che educazione, istruzione e insegnamento hanno lo scopo di elevare l’uomo alla consapevolezza della sua unione con il “Tutto” e alla consapevolezza della presenza del divino nella natura.
Egli semplificò l’educazione con una metafora: “il bambino è come una pianta, ha tutto in sé, ha un programma di sviluppo già presente fin dalla nascita, dobbiamo solo coltivarlo con cura perché possa crescere e svilupparsi.
Il concetto di benessere secondo Fröbel è inteso come crescita naturale rispettando il fanciullo nella sua forma di vita e riguarda principalmente la mentalità dell’individuo con il suo stile di vita che va acquisito e continuamente difeso. Fin dall’infanzia è importante apprendere un modo di interpretare, di percepire e di concepire la realtà che conduca all’equilibrio psicofisico e alla realizzazione di sé.
La natura è senz’altro un mezzo molto efficace per raggiungere tale stato e così realizzò il “giardino d’infanzia” (Kindergarten). Egli con il termine giardino voleva proprio alludere alla natura e alle cure del giardiniere (la maestra) che favorisce la crescita spontanea delle pianticelle, le asseconda e le ordina. Il compito dell’educatore, quindi, è quello di fare solamente da mediatore fra l’allievo e la natura, aiutandolo a scoprire la propria legge interiore, il proprio maestro interiore.
L’ambiente dovrà essere sereno, con mobilio su misura, con giocattoli, con pareti illustrate e dove poter apporre dei piccoli lavori svolti, dotato di un luogo esterno (giardino), diviso in due parti: una per il lavoro comune, un’altra divisa in appezzamenti individuali dove ciascun fanciullo possa essere impegnato a coltivare le proprie piantine e la maestra lo stimola, lo aiuta, lo sorveglia.
La scuola-giardino diventerà, non solo il luogo dove i genitori lasciano i bambini perché impegnati nel lavoro, ma anche un luogo dove essi troveranno gli elementi necessari per sviluppare la sua istruzione acquisendo delle facoltà osservatrici importanti.
![](http://www.shantialchemy.com/wp-content/uploads/2020/12/65b-1024x917.jpeg)
Inoltre secondo Fröbel l’attività ludica manifesta, oltre che l’espressione creativa, anche il primo “fare effettivo” e produttivo del bambino in cui egli percepisce l’unità del mondo e la sua realtà. Questo è un periodo essenziale giacché caratterizzato dall’espressione all’esterno dell’interiorità del piccolo. Ecco che viene sottolineato il valore pedagogico del gioco nell’infanzia perché diventa come il lavoro per l’adulto.
I materiali didattici, di conseguenza, si trasformano in elementi da manipolare e trasformare, perciò stimolano la relazione tra sé e l’ambiente, l’attenzione, l’equilibrio psicomotorio, l’intuizione degli aspetti quantitativi e qualitativi della realtà.
A mio avviso è importante mettere in evidenza l’originalità di questo pedagogo, cioè di concepire il gioco come un lavoro nel mondo dell’infanzia, perché i suoi bambini sono parte integrante della società, ecco il perché dell’esigenza di iniziare al meglio il problematico percorso della vita.
I “giardini si diffonderanno negli Stati Uniti e in tutto il mondo occidentale, così l’attenzione al gioco, ai materiali didattici e alla spontaneità espressiva dell’infanzia diverranno uno dei temi dominanti della pedagogia del nostro secolo.
Giulia Zeroni
Consulente del Ben*Essere su misura – giornalista pubblicista
(articolo pubblicato sul quotidiano “Mondoliberonline.it”, non più attivo)