L’INFLUSSO DELLA LUNA SULL’ALIMENTAZIONE

    

         “Il digiuno è il riposo del corpo”

 (Proverbio arabo)

 

L’influenza che la Luna esercita nella vita della terra è conosciuta fin dalla notte dei  tempi. Essa è la signora della notte, ha un forte potere sulle acque,  conosciamo benissimo l’influenza che esercita sulle maree.

Anche l’uomo risente degli effetti lunari ed in modo particolare la donna, il cui ciclo ovarico è proprio di 28 giorni circa. Influenza persino l’umore. I contadini conoscono i periodi migliori per ottenere floridi risultati nella semina, nei raccolti, nella potatura sfruttando l’effetto lunare durante il variare delle fasi.

La Luna compie un intero giro dello zodiaco in 28 giorni e ogni 7 giorni cambia fase (Luna Nuova, Primo Quarto, Luna Piena, Ultimo Quarto). E’ quindi possibile utilizzare la potenza della Luna durante questi cambi di fase: basta un giorno al mese per la purificazione del corpo, scegliendo di iniziare nella fase lunare che si preferisce.

Il giorno in cui la luna cambia fase è adatto al digiuno. Essa, avendo potere sull’acqua, ha attinenza con tutto quanto vi è di liquido all’interno dell’organismo umano (plasma sanguigno ed il sistema linfatico) e agisce di conseguenza su di essi. Ecco che si può dare corso alla liberazione delle sostanze tossiche e delle scorie che si sono depositate nel tessuto connettivo, nelle articolazioni, nei vasi sanguigni e negli organi.

Durante il periodo del digiuno, nel sangue, diminuiscono i valori dello zucchero, dei grassi e degli acidi urici. L’astensione dal cibo cosiddetto “solido” agisce nell’organismo come una sorta di depurazione.

L’acqua è un elemento prezioso, insostituibile e fondamentale per la  vita. Non esiste vita senza ossigeno e senza acqua.

Tale stile nutrizionale lunare, infatti, si basa sull’assunzione di liquidi nelle 24 ore successive l’ora d’inizio del cambio della fase lunare. E’ sottinteso che si possono prendere, oltre all’acqua, anche  bevande come tè verde, finocchio,  tisane a base di melissa o di salvia o di camomilla, spremute di arancio e limone, centrifugati di verdure, brodo vegetale. Da tener presente che ingerendo anche solo quantità limitate di cibo solido il processo rigeneratore si ferma.

L’accesso al digiuno sarebbe opportuno iniziarlo due giorni prima (48 ore prima) della fase lunare, con un alleggerimento alimentare, in cui si rinuncia a cibi come carne, salumi, fritti,  sostanze nervine (caffè, tè, cioccolata), alcol e naturalmente niente fumo.

Attenzione: bisogna rispettare l’orario esatto in cui cambia il campo magnetico delle varie fasi lunari e di conseguenza quello in cui finisce tale fase.

E’ molto efficace, nei  giorni  che precedono questo digiuno, fare una dieta a base di farro. Il farro, per la sua straordinaria solubilità nell’acqua e per le sostanze vitali che contiene, viene ricevuto dal sangue come un nutrimento liquido e  viene così distribuito nelle cellule di tutto l’organismo. La sua funzione essenziale è quella di agire come ricostituente ed antianemico dovuto alla presenza di proteine, acidi grassi polinsaturi e vitamine A, B, C, E. In questo modo  il corpo viene nutrito in modo ottimale  e  beneficia di una buona vascolarizzazione sanguigna. Inoltre, il farro con il suo potere antiossidante, elimina costantemente  dalle cellule  le sostanze nocive e le scorie. Sarebbe molto utile attenersi a ciò anche nei due giorni che seguono il digiuno.

L’azione di rinnovamento cellulare si ottiene nel periodo di Luna Piena, mentre in fase di Luna Calante ci si depura e ci disintossica.

Il suddetto metodo si può dire che apporta un  gran beneficio detox. Può essere adottato da persone che sono in salute, sconsigliato per la donna incinta, per chi soffre di pressione bassa, insufficienza renale, per i soggetti diabetici e cardiopatici. Per cui è sempre consigliabile interpellare il proprio medico curante.

Ogni tanto comunque, al di là di questo regime, un digiuno leggero concede all’organismo l’opportunità di rigenerarsi.  Può andar bene un infuso tiepido di tiglio, malva ed equiseto con miele: un paio di litri o più, se il vostro organismo lo richiede, da consumare nell’arco della giornata, insieme a delle verdure miste cotte e crude.

Infatti un tempo veniva adottata l’usanza del digiuno settimanale, il giorno di venerdì e non era certo solo un motivo religioso, ma bensì era anche un modo per rinnovare il fisico donandogli una nuova energia.

by Giulia – Shanti & Alchemy